Cons. Stato, sez. V, 21 maggio 2020, n. 3211
Non sussiste un’ipotesi di ricorso al sub-appalto qualora le prestazioni di carattere complementare ed aggiuntivo a quella oggetto dell’appalto, possano essere svolte sulla base di contratti continuativi di cooperazione ai sensi dell’art. 105, comma 3, lett. c-bis del D.lgs 50/2016, da imprese cooperanti con l’appaltatore.
Ciò che rileva al fine di escludere la ricorrenza di un affidamento (non dichiarato né autorizzato) in subappalto, è la direzione delle prestazioni in esame a favore dell’appaltatore e non direttamente della Stazione appaltante.