di Francesco Caringella

 

Anche il diritto conosce appuntamenti con la storia.

Non sono stazioni di arrivo, ma tappe, segnali di discontinuità, avvicinamenti.

Si tratta di Rubiconi, guadati i quali, nulla può essere più come prima.

Ci sarà un prima e un dopo.

In mezzo una transizione lunga, imprevedibile, discontinua.

Il codice dei contratti pubblici, varato con Il decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50, è uno di questi crocevia del droit administratif.

La disciplina degli appalti pubblici, frontiera sperimentale del public law – perennemente in bilico tra diritto nazionale e ordinamento europeo, tra forme giuridiche e imperativi economici – inizia una stagione nuova imperniata sull’inedito potere regolatorio dell’ANAC (soft law o droit souple) , sulla preferenza per i criteri qualitativi di valutazione delle offerte, sulla garanzia della rigorosa  qualificazione delle stazioni appaltanti, sullo snellimento delle procedure e sul varo di un rito processuale preparatorio accelerato.

Quando ci si affaccia verso il nuovo c’è bisogno di una luce che indichi la strada.

Ecco il perché di Italiappalti.

Questo sito nasce per offrire agli utenti e agli studiosi di quest’affascinante branca dell’ordinamento giuridico un faro semplice e appassionato sull’oggi che è appena iniziato e sugli incontri con il domani che ci aspettano.